29 December 2021

LE SCRITTURE AUSILIARIE DI MAGAZZINO

La contabilità di magazzino, fondamentale per l’organizzazione aziendale e i risultati economici dell’impresa, rileva i movimenti in entrata e in uscita dei prodotti finiti, delle materie e delle merci. Le scritture ausiliarie di magazzino vanno tenute in forma sistematica e secondo norme di ordinata contabilità mediante annotazioni giornaliere o periodiche, purché con scadenza non superiore al mese e possono assumere la forma di libri, schede o simili.

Si tratta delle scritture contabili indicate all’articolo 14, primo comma, lettera d) del D.P.R. n. 600 del 1973, che devono essere tenute da società, enti e imprese commerciali.

Nelle scritture ausiliarie di magazzino devono essere riportate le annotazioni, in termini di quantità, relative alle movimentazioni in entrata/uscita:

  • delle merci destinate alla vendita
  • delle materie prime
  • dei semilavorati, se distintamente classificai in inventario (esclusi i prodotti in corso di lavorazione)
  • dei prodotti finiti
  • degli altri beni destinati ad essere fiscalmente incorporati nei prodotti finiti
  • delle materie prime consumate nella fase di produzione dei servizi
  • delle materie prime e deli altri beni incorporati nella fase di lavorazione dei beni del committente (per le aziende di lavorazione per conto terzi)
  • degli imballaggi utilizzati per il confezionamento di singoli prodotti destinati alla vendita.

 

Gli strumenti più importanti per tenere la contabilità di magazzino sono due:

  • Il giornale di magazzino
  • Il mastro di magazzino

Il giornale di magazzino

Il giornale di magazzino è il registro nel quale vengono rilevati cronologicamente tutti i movimenti in entrata e in uscita dei beni dal magazzino, documentando in tempo reale le variazioni delle scorte.

Consiste in un registro cronologico nel quale sono rilevate, in ordine di data, tutte le merci entrate ed uscite dal magazzino. I dati riportati sono, in genere: la data, la descrizione, la provenienza o la destinazione della merce e la quantità. Per ciò che concerne la quantità, il giornale di magazzino può essere tenuto a sole quantità fisiche o a quantità e valori.

Le rilevazioni dei beni, singoli o raggruppati per categorie di inventario, possono essere effettuate anche in forma riepilogativa con periodicità non superiore al mese.

Nelle stesse scritture possono inoltre essere annotati, anche alla fine del periodo d’imposta, i cali e le altre variazioni di quantità che determinano scostamenti tra le giacenze fisiche effettive e quelle desumibili dalle scritture di carico e scarico.

Per le attività di commercio al minuto, di prestazioni alberghiere e di somministrazioni di alimenti e bevande le registrazioni vanno effettuate solo per i movimenti di carico e scarico dei magazzini interni centralizzati, che forniscono due o più negozi o altri punti di vendita, con esclusione dei trasporti. Per la produzione di beni, opere, forniture e servizi la cui valutazione è effettuata a costi specifici o a corrispettivi pattuiti, le scritture ausiliarie, sono costituite da schede di lavorazione dalle quali devono risultare i costi specificamente imputabili; le registrazioni sulle schede di lavorazione sostituiscono le rilevazioni di carico e di scarico dei singoli beni specificamente acquistati per le già menzionate produzioni.

Dalle scritture ausiliarie di magazzino possono essere esclusi tutti i movimenti relativi a singoli beni o a categorie inventariali il cui costo complessivo nel periodo di imposta precedente non eccede il venti per cento di quello sostenuto nello stesso periodo per tutti i beni sopraindicati. I beni o le categorie inventariali che possono essere esclusi devono essere scelti tra quelli di trascurabile rilevanza percentuale.

Il mastro di magazzino

Il mastro di magazzino è invece l’insieme delle schede intestate ad ogni bene trattato dall’impresa. In ogni scheda vengono rilevate le esistenze iniziali, le quantità in entrata e in uscita, le rimanenze finali e tutti i dati necessari per la gestione delle scorte.

I dati riportati sul giornale di magazzino sono indicati anche nelle schede di magazzino. Queste ultime sono delle scritture sistematiche: ogni scheda è accesa ad un tipo di merce. Quindi avremo tante schede di magazzino quante sono le merci trattate dall’azienda.

Nelle schede di magazzino vengono, in genere, indicati: la data, la descrizione, la quantità caricata o scaricata e la scorta esistente. Quest’ultimo dato è estremamente importante perché quando essa scende al di sotto di un valore minimo, detto scorta minima, il magazzino deve avvisare l’ufficio acquisti per effettuare un nuovo ordine presso il fornitore.

Anche le schede di magazzino, così come il giornale di magazzino, possono essere tenute a sole quantità fisiche o a quantità e valori.

Le registrazioni nelle scritture ausiliarie di magazzino devono essere eseguite non oltre sessanta giorni e, in caso di esercizio diverso dall’anno solare, i ricavi devono essere ragguagliati ad anno.  È possibile conservare le scritture ausiliarie di magazzino sia su supporto informatico sia su supporto cartaceo.

Le registrazioni contenute nelle scritture ausiliarie di magazzino conservate su supporto informatico debbono essere rese consultabili in ogni momento con i mezzi messi a disposizione dal soggetto tenutario e costituiscono informazione primaria e originale da cui è possibile effettuare, su diversi tipi di supporto, riproduzioni e copie per gli usi consentiti dalla legge. La stampa della contabilità di magazzino su supporto cartaceo o su supporto informatico va effettuata entro tre mesi dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi del relativo periodo d’imposta.

Le scritture contabili obbligatorie ai sensi del D.P.R. n. 600/1973, di altre leggi tributarie, del codice civile o di leggi speciali devono essere conservate fino a quando non siano definiti gli accertamenti relativi al corrispondente periodo d’imposta (termine fiscale di conservazione), anche oltre il termine stabilito dall’art. 2220 del codice civile o da altre leggi tributarie.

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