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02 February 2022
Le importazioni di beni dai paesi extra UE sono assoggettate ad IVA dall’ufficio doganale nel momento in cui sono introdotte nel territorio dello Stato.
Ai fini IVA il soggetto passivo dell’operazione, ovvero colui che è tenuto ad assolvere gli obblighi sostanziali e formali correlati all’effettuazione è il soggetto che effettua l’operazione di importazione. In pratica il soggetto passivo IVA è l’azienda italiana che acquista dall’estero i beni e che li importa nel territorio comunitario per la la lavorazione o la vendita diretta.
L’importatore è tenuto ad effettuare la dichiarazione doganale, a pagare l’Iva in dogana e registrare la bolletta doganale sul libro giornale e nei registri Iva, l’imposta è applicata dall’Ufficio doganale attraverso l’emissione di una bolletta che, ai fini IVA, ha la stessa funzione della fattura in quanto la fattura del fornitore estero non è rilevante ai fini IVA.
La Bolla doganale è un documento, rilasciato dalla competente autorità, che descrive genere e quantità della merce introdotta ed indica l’onere doganale che deve essere corrisposto dall’importatore.
Esistono diverse tipologie di questo documento a seconda del movimento merci :
La rilevazione in contabilità degli acquisti da fornitori extra UE si concretizza in due momenti:
– rilevazione del costo per l’acquisto di merci ed estinzione del debito verso il fornitore estero;
– imposizione IVA delle merci importate e contestuale rilevazione contabile della bolletta doganale e del servizio ricevuto.
Rilevazione del costo per l’acquisto di merci ed estinzione del debito verso il fornitore estero
Al ricevimento della fattura, l’importatore deve rilevare in contabilità il costo sostenuto per l’acquisto delle merci. La registrazione è fuori dal campo di applicazione dell’IVA.
CONTI | DARE |
AVERE |
Acquisti merci | 180 | |
Fornitori esteri | 180 | |
Se l’acquisto è effettuato in valuta estera, il costo va contabilizzato al cambio corrente del giorno in cui si compie l’operazione (art. 2425 bis c. 2 Codice Civile).
All’atto dell’estinzione del debito, se il cambio differisce rispetto a quello utilizzato per la rilevazione del costo, si rileverà un utile o una perdita su cambi.
In caso di utile si avrà:
CONTI | DARE | AVERE |
Fornitori esteri | 180 | |
Banca c/c | 175 | |
Utili su cambi | 5 |
In caso di perdita:
CONTI | DARE | AVERE |
Fornitori esteri | 180 | |
Perdite su cambi | 5 | |
Banca c/c | 185 | |
Imposizione IVA delle merci importate
Per quanto riguarda l’IVA, l’ufficio doganale riscuote l’imposta sulle importazioni emettendo una bolletta doganale.
L’IVA viene calcolata applicando l’aliquota relativa alla merce su una base imponibile che comprende (art. 69, DPR 633/72):
– valore della merce, determinato ai sensi delle disposizioni doganali;
– ammontare dei diritti doganali;
– spese di inoltro fino al luogo di destinazione all’interno del territorio doganale, quale risulta dal documento di trasporto relativo all’introduzione dei beni nel territorio italiano.
Lo spedizioniere curerà le pratiche relative alla bolletta doganale ed emetterà una fattura che conterrà:
– l’importo dei propri servizi (imponibile IVA);
– l’importo dell’IVA sui propri servizi;
– l’importo dei dazi anticipati in dogana (importo escluso dalla base imponibile art. 15, DPR 633/72);
– l’importo dell’IVA sull’importazione anticipato in dogana (importo escluso dalla base imponibile art. 15, DPR 633/72).
Al ricevimento della bolla doganale si rileverà il credito IVA ai fini delle annotazioni sui registri IVA, utilizzando un conto transitorio (es.: bolle doganali):
CONTI | DARE | AVERE |
Bolle doganali | 1500 | |
IVA a credito | 330 | |
Bolle doganali | 1830 |
Al ricevimento della fattura dello spedizioniere si rileverà la seguente scrittura:
CONTI | DARE | AVERE |
Spese doganali | 50 | |
Diritti e dazi doganali | 500 | |
IVA su acquisti | 11 | |
Bolle doganali | 330 | |
Fornitori | 891 |
La fattura dello spedizioniere chiude il conto transitorio “Bolle doganali”.
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