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13 July 2022
Il controllo di gestione è l’insieme dei processi, degli strumenti e dei meccanismi utilizzati dai manager per fare in modo che il comportamento dei collaboratori sia coerente con gli obiettivi e le strategie dell’organizzazione. Il controllo di gestione (o controllo direzionale) è un’attività in grado di tenere sotto controllo le risorse economiche e i fattori produttivi, assicurando l’impiego di tali risorse nel modo più adeguato all’ottenimento degli obiettivi aziendali.
Se svolto correttamente, il controllo di gestione permette di:
I sistemi di controllo di gestione, spesso utilizzati in modo ibrido dalle organizzazioni, sono principalmente tre e si possono concentrare su: risultati prodotti, azioni intraprese o collaboratori e dipendenti.
I controlli sui risultati rendono possibile premiare i collaboratori per aver ottenuto i risultati stabili (o di incoraggiarli se i risultati sono scadenti). In questo modo, i collaboratori si sentono maggiormente responsabili delle loro azioni e si preoccupano delle conseguenze che queste possono avere. Di conseguenza, si sentono più autonomi e motivati a raggiungere i risultati prefissati dall’organizzazione in cambio di ricompense (sotto forma di incentivi monetari e non).
Tuttavia, il controllo sui risultati non è sempre sicuro al 100%, poiché spesso le misure dei risultati non sono in grado di indicare in modo affidabile se sono state effettivamente attuate azioni positive, dal momento che si potrebbero dimostrare negative in futuro. Altro problema è la presenza di fattori incontrollabili, i quali tendono ad accrescere i rischi dei collaboratori, rendendo necessari incentivi per le persone avverse al rischio, le quali senza delle ricompense adeguate non si metterebbero in gioco andando incontro a situazioni non prevedibili.
I controlli sulle azioni mirano a garantire che i collaboratori svolgano (o non svolgano) certe azioni, considerate benefiche (o dannose) per l’organizzazione. Questa tipologia è la forma più diretta di controllo poiché avviene direttamente sull’azione e non su aspetti che derivano da essa; inoltre è una delle tipologie favorite dal momento che crea una “memoria organizzativa” alla quale i manager e i collaboratori possono attingere per mettere in pratica le azioni e le attività migliori per l’organizzazione.
I controlli vengono usati principalmente per prevenire comportamenti indesiderabili da parte dei collaboratori e sono manifestati mediante:
Il controllo sulle azioni può essere rischioso perché, a differenza del controllo sui risultati, può scoraggiare la creatività delle persone, l’innovazione dei processi e indurre comportamenti superficiali da parte dei collaboratori, costretti a svolgere attività di routine.
I controlli sul personale sono parte integrante di praticamente tutti i sistemi di controllo di gestione e sono una parte fondamentale nelle organizzazioni. Questi controlli sfruttano la tendenza naturale dei dipendenti ad autocontrollarsi o ad automotivarsi, poiché ogni persona ha una coscienza che solitamente la induce a compiere le cose giuste e possiede un senso di autorelizzazione e di soddisfazione, che si manifesta quando viene messo in pratica un buon lavoro e la propria organizzazione raggiunge il successo.
Esistono tre modalità principali per svolgere il controllo sul personale in modo efficace:
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