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31 August 2022
Il “Token” è uno strumento digitale che consente l’incorporazione di diritti e ne permette la circolazione e la conservazione garantita in modalità crittografata. Si tratta di una rappresentazione virtuale di asset fisici, capace di rappresentare anche i diritti ad essi connessi. Il “Token” di fatto è la componente unitaria del sistema blockchain.
Esistono varie tipologie di “ToKen” suddivisibili principalmente tra:
La classificazione dei “Token” è complessa in quanto si tratta di uno strumento estremamente flessibile che può essere utilizzato per diversi progetti con diverse applicazioni. Le classi principali (a livello legale con le proprie peculiarità) possono comunque essere individuate in:
Gli NFTs sono più vicini alla definizione di utility token non fungibili, in parte anche a quella di security token, e sono indivisibili (teoricamente).
I principali vantaggi della tokenizzazione possono essere riassunti in:
– Liquidità, la maggior parte degli assets tradizionali sono relativamente illiquidi e questo significa che è costoso o addirittura impossibile scambiarli. Al contrario, i token possono essere negoziati in tutto il mondo, quasi in tempo reale;
– Divisibilità, grazie ai token le barriere di accesso al mondo finanziario sono di gran lunga minori, in quanto i ticket minimi di investimento sono più bassi ed alla portata di tutti;
– Interoperabilità, che permette di creare mercati eterogenei in cui vengono incrementate le possibilità di scambio, così come le opportunità di investimento.
Le criptovalute principali (criptoassets) sono i Bitcoin legati alla Blockchain del Bitcoin e gli Ether legati alla Blockchain di Ethereum.
BITCOIN
ETHER
Gli Smart contract non sono contratti giuridicamente parlando, si tratta di programmi informatici che regolano potenziali transazioni automatiche, secondo criteri gestiti da un algoritmo che sono stati previamente concordati ed inseriti dalle parti. Graficamente, sono stringhe di codice (Solidity).
L’algoritmo oggi viene memorizzato ed eseguito sulla blockchain, acquistandone le sue proprietà fondamentali: l’eseguibilità costante, la crittografia, l’immutabilità e la sicurezza.
Esistono diverse tipologie di smart contracts:
Gli Smart contract sono il punto di partenza per costruire le decentralized applications o DApps.
DApps è una normale applicazione web (ex. Facebook o Youtube), dove un cliente front-end e un server di back-end, si scambiano messaggi sul protocollo http.
Con le Dapps, non c’è nessuna gestione centralizzata dei programmi. Tutto è costruito sulla blockchain, che svolge le funzioni di un server di back-end. La piattaforma blockchain che ha avuto più successo nell’implementazione di questi progetti è stata Ethereum. Il volume intorno alle DAppsè di circa 11 miliardi di dollari, con più di 1 milione di userattivi in tutto il mondo ed oltre seicento DAppsprogrammate, solo su Ethereum(https://www.dapp.com/article/q1-2020-dapp-market-report). DAO è un’organizzazione rappresentata da regole codificate come un programma per computer, che è trasparente, controllata dai token holder per il raggiungimento di un obiettivo specifico. I membri acquistano token nel DAO e possono votare in base al numero di token che hanno, per votare, i token holder sono retribuiti dalla DAO. I token vincolati, possono maturare interessi con tassi di interesse altissimi.
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