25 October 2023

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI – Parte 1

Le immobilizzazioni immateriali sono costi che partecipano al processo produttivo dell’impresa e, secondo l’OIC 24, sono caratterizzate dalle seguenti peculiarità:

  • Mancanza di fisicità, ossia requisito dell’intangibilità;
  • Durata pluriennale, per cui non esauriscono la loro utilità in un solo periodo ma manifestano i benefici economici in più esercizi;
  • Valore economico reale per l’impresa;
  • Autonoma identificabilità.

Le tipologie di costi che sono comprese nelle immobilizzazioni immateriali sono:

  1. Oneri pluriennali, come costi di impianto e di ampliamento, costi di sviluppo e costi di pubblicità;
  2. Beni immateriali, come brevetti, licenze, marchi e diritti;
  3. Avviamento;
  4. Immobilizzazioni in corso e acconti.

Gli oneri pluriennali sono costi che non esauriscono la loro utilità nell’esercizio in cui sono sostenuti e sono diversi da beni immateriali e dall’avviamento perché ne risulta più difficile determinare la loro utilità pluriennale, OIC 24.5. Essi sono caratterizzati da una aleatorietà e indeterminatezza marcate, infatti, possono essere capitalizzati solo in presenza di precise condizioni:

  • Effettivo sostenimento;
  • Carattere straordinario e non ricorrente;
  • Utilità pluriennale e sussistenza di un rapporto oggettivo di causa-effetto tra costo e utilità futura;
  • Finalità diretta alla costituzione della società, all’ampliamento della società verso attività non esercitate o ampliamento quantitativo straordinario.

I beni immateriali sono individualmente identificabili, privi di consistenza fisica e rappresentati da diritti giuridicamente tutelati che conferiscono all’impresa benefici economici futuri. In particolare, un bene immateriale viene ritenuto individualmente identificabile se può essere ceduto, trasferito, concesso in licenza o dato in affitto.

L’avviamento viene definito dall’OIC 24.10 come “l’attitudine di un’azienda a produrre utili che derivino o da fattori specifici che, pur concorrendo positivamente alla produzione del reddito ed essendosi formati nel tempo in modo oneroso, non hanno un valore autonomo, ovvero da incrementi di valore che il complesso dei beni aziendali acquisisce rispetto alla somma dei valori dei singoli beni in virtù dell’organizzazione dei beni in un sistema efficiente”. L’avviamento può essere generato internamente o acquisito a titolo oneroso in seguito all’acquisto di un’azienda o un ramo d’azienda.

Le immobilizzazioni in corso sono definite dall’OIC 24.14 come “costi interni ed esterni sostenuti per la realizzazione di un bene immateriale per il quale non sia ancora stata acquistata la piena titolarità del diritto o riguardanti progetti non ancora completati. Ad esempio, i costi interni ed esterni possono essere: i costi di lavoro, i materiali o la consulenza sostenuta.

Mentre gli acconti, secondo l’OIC 24.15, sono rappresentati “dagli importi corrisposti ai fornitori per l’acquisto di una o più immobilizzazioni immateriali prima che si siano verificate le condizioni per la loro iscrizione in bilancio”.

RILEVAZIONE E VALUTAZIONE

Le condizioni che legittimano l’iscrizione in bilancio sono diverse a seconda del tipo di immobilizzazione immateriale. Infatti, accertata l’utilità pluriennale:

  • Per i beni immateriali soggetti a tutela giuridica e per l’avviamento è obbligatoria l’iscrizione nello stato patrimoniale;
  • Per i costi pluriennali caratterizzate da un alto livello di aleatorietà l’iscrizione è una facoltà.

Inoltre, per i costi di impianto e ampliamento, costi si sviluppo e avviamento è necessario il consenso del Collegio Sindacale per la capitalizzazione.

Il valore di iscrizione è il costo di acquisto o di produzione dell’immobilizzazione, art. 2426 n.1 c.c., e non è consentita la capitalizzazione di beni immateriali o costi pluriennali acquisiti a titolo gratuito. In particolare, la determinazione del costo civilistico e fiscale ammortizzabile è pari:

  1. Nel caso di acquisto presso terzi, al costo di acquisto con gli oneri accessori, interessi passivi sui prestiti contratti per la loro acquisizione e interessi passivi relativi alla loro fabbricazione esterna, fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato;
  2. Nel caso di fabbricazione interna, ai costi diretti (retribuzioni, energia elettrica) e costi indiretti con interessi passivi sui prestiti contratti per l’acquisizione dei fattori produttivi e interessi passivi relativi alla loro fabbricazione interna, fino al momento della loro entrata in funzione.

 

Per esempio, una scrittura per la rilevazione di costi di impianto ed avviamento:

Costi di impianto e ampliamento (B.I. 1 SP)   A   Debiti verso fornitori

Iva a credito

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