13 December 2023

GLI INDICI DI BILANCIO – Parte 1

L’analisi di bilancio per indici si svolge mediante la costruzione di appositi indici, creati al fine di favorire la lettura e l’interpretazione dei risultati aziendali che vengono riportati nei documenti contabili.

Vengono utilizzati al fine di:

  • permettere agli analisti finanziari di effettuare un’analisi dall’esterno dell’andamento di un’azienda, effettuando delle analisi di trend e dei confronti nel tempo;
  • confrontare alcuni indici di una specifica azienda con dei dati di confronto (settore, concorrenti diretti, aspettative di investitori finanziari istituzionali), per formulare dei giudizi;
  • stabilire degli obiettivi di risultato;
  • creare un quadro di controllo economico-finanziario, a livello di dati programmatici e di dati effettivi.

E’ importante sottolineare che gli indici di bilancio devono essere analizzati insieme per una lettura unitaria del bilancio.

Gli indici non hanno valore segnaletico assoluto, ma forniscono informazioni sullo svolgimento della gestione, con particolare riguardo alla redditività, alla liquidità, alla solvibilità e alla solidità dell’azienda, e consentono quindi soltanto giudizi di prima approssimazione. Essi segnalano l’esistenza di eventuali squilibri, le cui cause andranno approfondite con indagini qualitative, sia dell’azienda sia dell’ambiente.

L’analisi per indici consiste in un’analisi:

  • temporale o sequenziale; infatti, esaminano l’andamento temporale di quozienti calcolati su una serie di bilanci annuali di una stessa impresa, effettuando quindi un confronto nel tempo;
  • interaziendale o settoriale; consentono di raffrontare i quozienti di bilancio dell’impresa considerata con quelli di altre imprese operanti nel medesimo settore o, quando possibile, con i dati dell’intero settore, effettuando quindi un confronto nello spazio.

Gli indici di bilancio sono, appunto, strumenti utilizzati per valutare la situazione finanziaria e reddituale di un’azienda, consentendo agli analisti e agli investitori di ottenere una visione più approfondita delle sue prestazioni.

Tra i principali indici di bilancio troviamo:

  1. indici di redditività;
  2. indici di impiego delle attività;
  3. indici di indebitamento;
  4. indici di liquidità;
  5. indici di solidità patrimoniale.

 

GLI INDICI DI REDDITTIVITA

Gli indici di redditività hanno l’obiettivo di misurare l’andamento della redditività aziendale, cioè la capacità dell’azienda di far rendere il capitale che è stato investito.

Si può misurare la redditività del capitale investito, del capitale netto, delle vendite. Redditività del capitale investito

  • REDDITIVITA DEL CAPITALE INVESTITO, ROI (RETURN ON INVESTMENT). È dato dal seguente rapporto:

 

Reddito Operativo / Capitale Investito

 

Il ROI misura quanto rende il capitale investito prima dell’impatto degli interessi e delle imposte, cioè misura quanto rende l’azienda dal punto di vista operativo prima di tenere conto dei costi relativi a come è stata finanziata.

La redditività del capitale investito viene misurata al lordo degli interessi e imposte per poter confrontare aziende che hanno strutture finanziarie diverse e per capire se l’andamento, in positivo o in negativo, della redditività dipende dalla redditività operativa o dal peso degli oneri finanziari e fiscali. Permette di rispondere alla domanda: “l’investimento azienda rende di più o di meno del costo del capitale che vi è impiegato?”

 

  • REDDITIVITÀ DEL CAPITALE PROPRIO, ROE (Return on equity): è un importante indicatore finanziario che misura la redditività generata da un’azienda in rapporto al suo capitale proprio. In altre parole, questo indice, valuta quanto profitto un’azienda è in grado di generare rispetto agli investimenti effettuati dagli azionisti. Il valore è dato dal seguente rapporto:

 

(Utile Netto / Capitale proprio medio) X 100

 

Dove: l’ utile netto rappresenta il profitto netto dell’azienda, che è il reddito residuo dopo aver sottratto tutte le spese, imposte e interessi dai ricavi totali; mentre, il capitale proprio medio è la media del capitale proprio dell’azienda durante un determinato periodo di tempo. Il capitale proprio è la differenza tra gli attivi e i passivi di un’azienda ed è rappresentato principalmente dall’equity degli azionisti.

 

 

  • REDDITIVITÀ DELLE VENDITE, ROS (Return on sales): è un indicatore finanziario che misura la percentuale di profitto operativo generato da un’azienda rispetto ai suoi ricavi totali. In altre parole, il R.O.S. valuta la redditività delle attività operative di un’azienda, escludendo interessi e imposte.

È dato dal seguente rapporto:

 

(Utile Operativo / Ricavi totali) X 100

 

 

Dove: l’utile operativo rappresenta il profitto derivante dalle attività operative dell’azienda, calcolato sottraendo i costi operativi (costo delle merci vendute, spese operative, ecc.) dai ricavi totali; mentre, i ricavi totali o i ricavi complessivi generati dall’azienda dalle sue attività principali.

 

  • Il RENDIMENTO DEL CAPITALE INVESTITO, ROA (Return on Assets): è un indicatore finanziario che misura la redditività di un’azienda in rapporto al valore totale degli asset che possiede. In altre parole, il ROA fornisce un’indicazione su quanto efficacemente un’azienda sta utilizzando i suoi asset per generare profitti.

 

( Profitto netto ) / Totale attivo

 

Il Profitto Netto è il reddito totale dell’azienda al netto delle tasse e delle spese, mentre il Totale degli Asset rappresenta il valore complessivo degli asset dell’azienda. Un ROA più alto indica una maggiore efficienza nell’utilizzo degli asset per generare profitti, mentre un ROA più basso può indicare che l’azienda potrebbe non essere in grado di sfruttare al meglio i suoi investimenti.

 

Il ROA è uno degli indicatori chiave utilizzati dagli investitori e dagli analisti finanziari per valutare la performance finanziaria di un’azienda e la sua capacità di generare guadagni a partire dai suoi investimenti.

 

  • Il MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL), è un indicatore finanziario che misura la redditività operativa di un’azienda. In inglese, è chiamato “EBITDA” (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization), che in italiano significa “Risultato Operativo Lordo al Netto degli Interessi, delle Tasse, del Deprezzamento e degli Ammortamenti”.

 

Il MOL rappresenta il guadagno operativo di un’azienda prima di sottrarre interessi, tasse, spese di deprezzamento e ammortamento. La sua formula è la seguente:

 

( Valore della produzione – Costi della produzione + Ammortamenti e svalutazioni – Oneri diversi di gestione ) / Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Oppure:

Risultato dell’esercizio + Imposte dell’esercizio +/- Oneri e proventi finanziari + Ammortamenti e svalutazioni

 

Il MOL è spesso utilizzato come indicatore della capacità di un’azienda di generare guadagni attraverso le sue operazioni principali, escludendo gli impatti di fattori finanziari come tasse e interessi, o l’ammortamento.

Un MOL più alto indica una maggiore redditività operativa, mentre un MOL più basso può suggerire che l’azienda potrebbe affrontare sfide nella generazione di utili dalle sue attività principali.

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